Immagine trovata sul web Conte Leopardi, ben ritrovato. Vogliamo parlare un po’ del Leopardi “fuori casa”, dei suoi soggiorni da lei tanto desiderati? Lei ha vissuto a Roma, presso gli zii materni, dal novembre 1822 ad aprile 1823, come ricorda quel periodo? In particolare l’incontro con i letterati del tempo, grande opportunità per chi era costretto in un piccolo paese… letterati ... io n’ho conosciuto pochi, e questi pochi m’hanno tolto la voglia di conoscerne altri. ... Secondo loro, il sommo della sapienza umana, anzi la sola e vera scienza dell’uomo è l’Antiquaria. ... Filosofia, morale, politica, scienza del cuore umano, eloquenza, poesia, filologia, tutto ciò è straniero in Roma ... La bella è che non si trova un Romano il quale realmente possieda il latino o il greco. Nessuno? …fui da Cancellieri (abate Francesco Cancellieri, nda) il quale è un coglione, un fiume di ciarle, il più noioso e disperante uomo della terra; parla di cose assurdamente frivole col massimo interes
Cantico del Gallo Silvestre fa parte delle Operette Morali di Giacomo Leopardi, scritte tra il 1824 e il 1835. Questa è l’ultima scritta nell’anno 1824. E’ stata definita prosa-poetica dedicata alla morte. Nella prima “operetta” Storia del genere umano , il Leopardi descrive la nascita dell’uomo: bambini felici in un mondo dove non esistevano il mare, il cielo, le montagne, lo sguardo non aveva ostacoli; ma proprio questa mancanza di limiti rendeva l’uomo tediato dal tutto; Zeus allora mandò i monti, il mare e il cielo stellato. Presto gli uomini si stancarono anche di questo. Zeus mandò i malanni e la vecchiaia e come consolazione mandò la Speranza. Ma stanchi anche di ciò, ad un certo punto, pretesero la Verità e Zeus mandò la Verità. Verità che uccise la Speranza. Nel Cantico del Gallo Silvestre viene messo in scena l’antagonismo tra Speranza e Verità e, nella visione del Leopardi della maturità, non può che vincere la Verità, la Luce. Richard de Fournival, Bestiaire d'amour c
Così come per “Vecchia Sposa”, pubblicata all’inizio di Dicembre, "Preghiera alla Notte" è nata dalla collaborazione con di Igor Minghetti (musica e voce) e tratta dal libro “Tarli senza Cornici”. Ma chi sta pregando la Notte? “Preghiera alla Notte” è il momento in cui Giuseppe, visto come attore, stanco del viaggio di ricostruzione della Sacra Famiglia si riposa e si rivolge alla notte. Infatti, “Tarli senza Cornici” narra la storia di un anziano attore che interpreta la parte di Giuseppe, il padre putativo di Gesù, che si cala talmente tanto nella parte fino a perdere il senno e ad immedesimarsi nel suo personaggio dove in questa veste vivrà l’amarezza di Giuseppe di non essere stato padre e di non essere rappresentato in modo adeguato nell’arte e nelle Sacre Famiglie, tanto da voler ricostruire lui stesso la nuova vera Famiglia. Coinvolgerà una senza tetto che per lui rappresenterà Maria , la vecchia sposa e perfino un bambino, ovviamente, per lui Gesù. Articolo su Ma
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