𝐏𝐫𝐞𝐠𝐡𝐢𝐞𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 - 𝐝𝐚 ❞𝐓𝐚𝐫𝐥𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐜𝐨𝐫𝐧𝐢𝐜𝐢❞

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Vai a vedere Dio se qualcuno là è ancora felice;

io lo ero con l’odore del legno e della colla

che andava lungo la strada di polvere battuta;

si dice che ormai ci sia solo l’odore della polvere da sparo

e che nessun cane e nessun gatto si vedano per le strade.

Un tempo ho avuto anche paura di quella felicità,

adesso ho paura della verità e che la felicità non esista di fronte ad essa.

Dammi tutto Dio, anzi no, non darmi niente,

dammi solo l’ignoranza di non sapere che cosa succede laggiù;

dammi la forza dell’ignoranza con cui non capire questa lama

che mi brucia nel centro del petto;

fammi chiudere gli occhi senza essere morto del tutto;

non mi far sentire voci e boati ma senza che diminuisca il mio udito;

quello che vedo con la mente e sento con il cuore

mi accertano che sono ancora vivo;

e io vivo intorno alla morte.

Fammi morire e poi subito rinascere con l’ignoranza della guerra, con la sola facoltà dell’oblio e con l’unica consapevolezza della Tua Luce.

E dalla Tua Luce non discenda più sulla terra uno dei tuoi figli:

dalla sua luce uscirebbe di nuovo sangue umano,

l’unico quaggiù a non dare siccità alla terra.